Avevo deciso, anni orsono, di non frequentare il consiglio comunale che giudicavo un luogo di rappresentazione di realtà virtuali, teoriche ed auliche ( Il Sindaco allora era un preside di liceo) che nulla avevano della realtà cruda, pratica e prosaica che vivevo quotidianamente.
Dopo qualche decennio di tranquillo assenteismo, l’invadenza della politica e dei nuovi reggenti, meno poeti e più ragionieri, mi spinge a rifrequentare questo mondo per CAPIRNE i meccanismi, le “molle” più o meno nascoste, le leggi che regolano questa nebulosa (galassia non mi sembra corretto !).
Qualcosa negli ultimi tre anni l’ho imparato, i consigli comunali del resto hanno un periodicità che ricorda più i passaggi delle comete che le fasi lunari, la durata non è eccessiva e, se si prende con lo spirito giusto, può sostituire una serata di teatro leggero per di più GRATIS e con attori che si conoscono.
Consiglio del 16/09/2009 (Come l’ho visto io !)
a) Il Sindaco ci omaggia della “comunicazione” ( “La legge non me l’ho impone, ma io ve lo dico lo stesso”) che dopo qualche decennio e dopo un decreto ingiuntivo del professionista ( avvocato) L’ente ha deciso di pagargli finalmente la parcella. All’oppositore che faceva notare che un più sollecito pagamento poteva portare al risparmio di qualche migliaio di Euro un assessore, credo, due poltrone alla sinistra del Padre, diceva che non era vero, anzi c’era stato un guadagno in quanto quei soldi lasciati in Banca avevano maturato una valuta maggiore di quella che era la penale per il ritardato pagamento. Altro che Tremonti e la finanza creativa. Sono tentato di adottare la stessa tattica nel pagare le prossime tasse comunali.
b) Dopo il regalo, l’onere: un altro assessore offre in pasto alla platea la ratifica di previsioni di spesa per opere pubbliche già programmate e da fare nel triennio. Si inizia con un antipastino freddo, digeribile da tutti : qualche stradina di campagna, piccoli pezzi di acquedotto, la disponibilità a segnalazioni anche dell’opposizione. Qui finisce il pranzo di tutti e inizia il banchetto per pochi: le pietanze vengono servite, come accade nei ristoranti extra-lusso, ricoperte e mimetizzate sotto campane d’argento salva-aroma ( tipo Oasis, per interderci ). Quei 400 metri di corso, circa dalla fontana Vecchia all’incrocio di via Valle, urgono, necessitano dell’ “INVASO SPAZIALE”. Come ogni cuoco che si rispetti e per darsi un tocco di originalità anche il nostro chef etichetta la Simmental come “ Aspic di punte di petto di manzo in gelatina”. In sintesi i “sottoservizi”, che ho scoperto essere quei servizi che viaggiano sotto terra ( fognatura, tubazioni per acqua piovana, qualche tubo di gas e acqua), in quel tratto e solo in quel tratto necessitano di una risistematina . Giacché ci si trova , mica possiamo rimettere quell’anonimo e dozzinale asfalto che abbiamo adesso, ne approfittiamo per sopraelevare la strada e portarla a livello di marciapiede, usando del materiale che meglio si abbina a quello usato per la piazza Grossa (o era Grande ? Boh!) , tipo scarpe e borsetta delle signore. <<Ma si vuole fare una zona pedonale? >>( non ben vista dai commercianti del corso che oltre a preparare imboscate, votano pure) : Quando mai. Noi la facciamo poi saranno le prossime giunte a decidere che farne. << Fateci vedere i progetti>>: non ci sono, ci sono solo i progetti definitivi ma non ancora quelli esecutivi o cantierabili ( Chiarezza e comprensibilità del politichese-tecnico).<< Quanto costa ? >>: Quisqiglie, 1.999.000 € (2 milioni di euro meno un po’ di sconto).<< Chi paga?>>: Si vedrà sempre si trova qualcuno che paga. <<Come sarà ?>>: Più o meno come il corso di Avellino o Benevento ( Mica come quei poveretti di Mirabella, Ariano o Flumeri : Siamo o non siamo la Citta dei (sotto)Servizi). Sentendo parlare di Benevento e conoscendone alquanto bene il corso, mi sovviene che al centro della carreggiata in pietra nera corre un motivo in pietra bianca stilizzato raffigurante un serpente. Non conosco il significato del simbolo ma ho il terrore che i nostri un po’ per vanagloria, un po’ per provincialismo possano decidere di usare il gallo ( loro simbolo elettorale) quale animale da stilizzare. Non è per l’animale in sé ,mi è pure simpatico, ma penso che graficamente mal si presta alla bisogna : Non è facile stirare un gallo per 400 metri , avrebbe un collo troppo lungo, tirato. Dopo questa pietanza nessuno ha fatto più caso agli altri milioni che passano sul tavolo, illuminazione pubblica risparmiosa, Parco Sciarappa da risistemare, e qualche altro milione (di euro che mi sfugge). Una scorpacciata !
c) Con lo stomaco e qualcosaltro pieno, comincia a calare la palpebra. Segnalo in breve che per la terza volta in questi consigli ho pizzicato il sindaco usare un neologismo “ SEMPLICISTICAMENTE” al posto di semplicemente. La prima volta ci avevo visto un lapsus froidiano ( il termine veniva usato nel contesto di una risposta molto evasiva), ora mi sovviene che potrebbe essere un deficit e non un lapsus ( Quanta puleie : Semp latin è ). Spero che qualcuno trasmetta il messaggio prima che la Crusca (intesa come Accademia) spedisca l’intero consiglio comunale a risciacquarsi in Arno.
d) Il Sindaco pregava l’opposizione a non eccedere nella richiesta di fotocopie di delibere, atti, bandi ecc, perché oltre la spesa si rallentava la macchina comunale. Perfetto ! Visto che l’amministrazione ha questi documenti, visto che sono (dovrebbero) essere pubblici e che a qualcuno possono interessare metteteli sul Sito del Comune Come fanno tanti enti e non sarete disturbati.
e) Una cosa che mi ha colpito era la presenza sui banchi della maggioranza di parecchi “pargoli vicarianti” ( W la gioventù) e di qualche convitato di pietra.
Questo è l’analisi , la cronaca semiseria di un avvenimento che va comunque vivacizzato e valorizzato per evitare la noia imperante in una città che manca anche di tanti (SOPRA)servizi .
ma che siamo pazzi?
li mandiamo tutti a risciacquarsi in Arno?
1. costa troppo
2. bisogna essere campanilisti.
mandiamoli tutti a lavarsi al fiume Ufita!