La Fratta era ( Il passato ormai è d’obbligo !) la Grottaminarda antica. Situata nella parte alta del paese, addossata , come un pulcino sotto le ali della chioccia , al castello e alle chiese.
Avevo dei parenti che ci vivevano e da bambino ci sono stato spesso. Tanti vicoletti dietro la chiesa madre, tre o quattro addirittura, in quello che a vederlo adesso con gli occhi di un adulto , sgombro dalle vecchie costruzioni, è un “fazzoletto” di spazio tanto che ci si meraviglia e si fa fatica a collocarci i ricordi.
Le misere abitazioni di quei vicoli, qualcuna la ricordo ancora con un piano superiore con verandina e qualche vecchio secchio ( conca) zincata non più idonea a contenere acqua, a surrogare dei vasi per rossi geranei . Le case, dicevo ,erano rigorosamente prive di acquedotto e di bagni e i mattinieri passanti a scanso di maleodoranti “ gavettoni ” ( i rifiuti organici dell’intera famiglia, spesso, venivano gettati in strada senza neanche guardare) percorrevano le stradine rasente i muri.
Le ragioni del cuore, sacrosante , si scontrano con le altrettanto sacrosante ragioni della “ragione”.
Quelle che seguono sono diapositive degli anni 70, con la Fratta abitata :
La Fratta Viva
Sicuramente non era e non è proponibile il mantenimento di una situazione abitativa di quel genere : non si potrebbe costringere nessuno ad abitare e vivere attualmente in quelle condizioni che erano l’espressione del loro tempo, al massimo adatte ad uno squallido reality televisivo. Del resto un quartiere non abitato, non vissuto è un “presepe” sotto una campana di vetro ad evitare l’inevitabile polvere
Le foto che seguono riportano una fratta ancora in piedi in massima parte, sede per qualche anno di memorabili e suggestivi presepi viventi:
La Fratta Finta
La colpa che ne faccio alle tante amministrazioni succedutesi negli anni è quella di aver visto nel “risanamento”, nella “conservazione”, nel “recupero” della Fratta solo la possibilità di maneggiare dei soldi, tanti soldi, con tutto quello di inconfessabile che detta cosa comporta, perdendo di vista le vere ragioni culturali di una operazione di tal fatta.
Bastava scegliere poche stradine, mantenere in piedi le case nelle migliori condizioni, dotarle discretamente ( da discrezione) dei moderni servizi , renderle vivibili , appetibili e farle … Vivere.
Signori miei non è un sogno e non sono un visionario : ho percorso delle stradine in alcuni borghi medioevali splendidi: una decina di anni fa a Sermoneta (Latina), qualche anno addietro Erice ( Trapani).
Probabilmente il paragone , per i mezzi ,per le persone e per le contingenze disponibili non è facilmente proponibile , ma qualcosa di diverso e di meglio di quanto è stato fin qui fatto era non solo possibile ma doveroso nei confronti della cittadinanza. Compito di chi amministra è anche preservare le connotazioni tipiche ed individualizzanti della comunità che si è chiamati ad amministrare, adattandole ai tempi magari ma conservandone i simboli ed i valori unificanti : dare a chi si allontana dei ricordi e a chi resta dei motivi per farlo.
E’ un fatto di cultura : e quando la cultura si scontra col denaro è destinata a soccombere, specie dalle nostre parti.
Mi faceva sorridere leggere, appena dopo le ultime elezioni, che per descrivere gli incarichi della nuova giunta per la gestione dei beni culturali e architettonici si menzionasse la Fratta nella sua interezza .
La fratta oggi, non voglio farne colpe a singole persone né tanto meno a chi si trova oggi a gestire la cosa, di intero non ha più NIENTE : è una città fantasma, senza strade, con tante caverne ( Chissà perche il nostro paese si chiama Grotta ?), senza abitanti ( neanche cani !), qualche serpente , le alcove nascoste di qualche coppietta di giovanissimi in cerca di intimità e studenti che marinano la scuola.
E’ amaro costatare che cose, ambienti , posti, che hanno attraversato indenni i secoli , in questi ultimi anni, subiscono danni sempre maggiori : ogni giorno si recide una radice .
Il ponte San Carlo, del 1500 circa, posto all’ingresso del paese, venendo da Avellino, era una postazione doganale . Le tracce visibili erano due cartelli stradali messi ai due lati del ponte, ne è rimasto solo uno per di più orientato male, l’altro ostacolando dei lavori penso sia stato rimosso, e un trafiletto sul sito comunale ove si decantano le bellezze del paese tra cui il ponte.
Chi avesse voluto vederlo non avrebbe trovato un sentiero che permetteva di scendere al di sotto del livello stradale. Domani ? Forse dal contiguo e opprimente parcheggio del costruendo centro commerciale .
La Cultura non si delega : si possiede .E’ insita nelle persone , e non è una questione di scuole o studi . Ho conosciuto tanti “analfabeti-professori” e atrettanti “ professori-analfabeti” e non ho mai capito il motivo della quasi generale povertà ed indigenza dei primi ed opulenza dei secondi.
Le foto successive, sono del 2006, confesso di non essserci più tornato temendo di dover vedere di peggio
La Fratta Uccisa.
Il risultato del “recupero”
Lunga la foglia stretta la via dite la vostra che ho detto la mia
[…] 1 Dicembre 2009 di flydoc52 https://grottablog.wordpress.com/approfondimenti/la-fratta-%e2%80%93-come-ti-tolgo-le-radici/ […]
Ciao,
Vedi come ci si trova, io ci son nato li nella Frata ed ci son pui tornato soltanto un volta dal 1968 da quando siami partiti per il Canada. Si e vero la frata ormai e morta no?
Io che non scrivo pui in Italiano o scritto una piccola poesia per il commune.
Grottaminarda
Saint Thomas watches over thee
as for me
I sleep under northern stars
echoing illusions
only sleeping eyes
could mint
Men and women
shared destinies
under earthquaked skies
your liturgical chant
still reaches out
across the new world
one can still hear
those old voices calling
‘se ten’ ‘n mmente de partì, purtate caccheccusa pe’ magna’
Ah, but what an illusion
a still born fantasy
only dreamers
see their own destinies
from afar
winds carry the answer
your home is your family
Angelo Abruzzese
Vi ringrazio di mantener la memoria viva ma certe cose vano sempre a finire nella la morte eterna.
Ho letto un pò con difficoltà per via della lingua una tua bella poesia ( terrone the illitterate ….); mi ha fatto piacere incontrare un frutto grottese sparso per il mondo . Lo so che molte cose, specie quando c’entrano i soldi, son destinati alla morte eterna , come bene tu dici; ma i ricordi, i miei ricordi, i ricordi di tanti non sono in vendita.
Se ti fa piacere puoi guardare qualche filmato che ho messo su Youtube che riguardano la fratta, e la cripta sotterranea di S.Maria Maggiore
Ciao