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Posts Tagged ‘vacanze romane’

In questi giorni Roma ospita un turista anomalo, strano, “ pittoresco” a dir poco. A vedere le stravaganze del Sig. Gheddafi  che si comporta  da cafone e che viene trattato come persona degna di considerazione, mi fa tanta amarezza e rabbia .

Nel film del titolo, gran bel film – periodo d’oro per il turismo italico, in gioco c’erano i dollari e la voglia di crescita di una Nazione da poco uscita da una guerra, persa per giunta : miseria e voglia di riscatto. Oggi petrodollari e turismo post popolare ci fanno accettare e tollerare  atteggiamenti  inurbani, censurabili in una qualsiasi altra parte del mondo, tra il provocatorio e l’irridente. Un personaggio che , a pagamento, dà lezioni di Corano a poco interessate fanciulle,( quasi che Allah non desideri seguaci di sesso maschile- Vuoi vedere che l’amico Silvio è anche figlio di Allah, oltre che di Dio ?), che  pretende di impiantare una tenda per il soggiorno evitando  i più comodi ma meno “virili” alberghi , che si fa seguire da una schiera di cavalli e scortare da amazzoni,  che come un turista  compra a Piazza Navona 150 euro di bigioterria da ambulanti nordafricani ( tunisini per la cronaca), che asserisce che le donne siano più rispettate in Libia che nell’occidente ( da loro mai avrebbero fatto le tranviere o lavorato in miniera (Sic).

Una religione che rispetta le donne  e paradossalmente in questi giorni riempie  la cronaca con una annunciata, inumana,irrispettosa,  lapidazione : chieda alla poveretta se scambierebbe la condanna con un posto da tranviere o con un lavoro in miniera.

Riguardo ai nordafricani di piazza Navona  sono molto simili a quegli esseri che lo stesso Leader  sta facendo marcire con scarsa pubblicità nelle sue galere solo perché  probabilmente non avevano più danari per  corrompere le sue guardie : dalla Libia arrivano sicuramente più clandestini di quei poveracci trattenuti e maltrattati .

In tv hanno trasmesso  i festeggiamenti  con un nutrita rappresentanza  di alte cariche dello stato, ministre in decolté,  nani  e  giullari di corte, e forbici a tagliare un nastro inaugurale , non tricolore come ci si aspetterebbe , ma verde come  la Libia e come la Lega. Segni di decadenza.

Il commerciante del cliente tiene d’occhio il solo portafoglio, il resto ( presenza, modi, educazione  ecc) sono solo dettagli trascurabili.

E ripasso mentalmente  qualche scena di film neorealista  in cui  il padre di famiglia, nobile decaduto , oberato di debiti, fingendo sconforto,  cede la propria figlia in sposa ad un ricco  bifolco per salvare  la sua posizione economica.

Povera figlia Italia.

Per Roma preferirei veder scorazzare  Gregory Peck e Audrey Hepburn su una vespa piuttosto  che Gheddafi  sui  suoi  cavalli o peggio  cammelli .

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